Parodontite: diagnosi e terapia. Studio Dentistico Viola Sozzi a Roma. Le malattie pardodontali in italia colpiscono oltre il 66% delle persone.

Queste si manifestano dalle più banali gengiviti sino a parodontiti gravi che compromettono la normale dentatura e fanno perdere i denti.

Purtoppo le parodontopatie si caratterizzano per non avere sintomi specifici, infatti soltanto una sottoclasse di queste (le forme ulcero-necrotiche) si caratterizzano per generare nel paziente sintomi specifici quali il dolore, un cambiamento nel colore e nella morfologia delle gengive, alitosi e difficoltà nella masticazione.

Soltanto nei pazienti non fumatori (il fumo funge da vasocostrittore) un campanello di allarme può essere rappresentato dal sanguinamento delle gengive, tale segno deve rappresentare sempre motivo di preoccupazione per il paziente che deve ricorrere dal proprio dentista per fare un visita.

parodontite

Il sanguinamneto può presentarsi, durante lo spazzolamnento, durante l’utilizzo di strumenti per l’igiene interdentale, spontaneamente, oppre duarnte la masticazione di cibi solidi.

La parodontite è una malattia multifattoriale, i fattori principali che ne sono responsabilli sono: la familiarità (in famiglia un genitore piuttosto che un nonno in genere ne sono stati affetti), l’ereditarietà, il fumo, lo scarso controllo di placca batterica, una particolare virulenza dei batteri, una anomala risposta del proprio self.

La parodontite colpisce i tessuti di sostegno del dente quali il legamento parodontale, il cemento, l’osso alveolare e la gengiva. Il riassorbimento dell’osso fa perdere sostegno al dente che va incontro a mobilità un po’ come un albero quando perde la terra intorno alle radici ed inizia ad oscillare.

Le terapie parodontali effettuate dal dentista parodontologo e dall’igienista hanno l’obiettivo di arrestare  il riassorbiemnto dell’osso e talvolta di rigenerare l’osso perso mediante tecniche di chirurgia parodontale rigenrativa.

Per una corretta terapia parodontale è fondamnetale fare una  corretta diagnosi della stessa e stadiare la malattia, la diasgnosi viene eseguita mediante:

  1. il sondaggio parodontale
  2. le rx endorali
  3. l’anamnesi del paziente

Fatta la corretta diagnosi il clinico potrà fare la prognosi ed elaborare un piano di trattamento, per avere buoni risultati  risulta imprescindibile la compliance del paziente che dovrà seguire le indicazioni sulle metodiche di igiene orale  e correggere gli stili di vita e alimentari.